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anno scolastico 2014-2015
“Un’esperienza nata per caso…“Gli alunni della Quarta di Cambiasca osservatori del ciclo vitale delle farfalle.Mercoledì 17 settembre: notiamo, per caso, dei bruchi sulle piante di finocchio, che si trovano in un orto confinante con la nostra scuola. La maestra ci spiega che sono i bruchi di Macaone (Papilio Machaon) : bellissimi nel loro particolare “vestito” dall’aspetto vellutato e di colore verde chiaro, con una fascetta nera su ogni segmento, inframmezzata da macchioline rosso-arancio. Ci dice anche che da quei bruchi sarebbero nate delle farfalle bellissime, appunto i Macaoni. Decidiamo di provare a seguirne lo sviluppo: ne prendiamo alcuni e li mettiamo in un scatola, con qualche ciuffo di finocchio, di cui sono particolarmente ghiotti! La signora Pia, padrona dell’orto e dei finocchi, visto il nostro interesse, ci porta un vaso con una pianta di quella verdura e lì ci mettiamo i nostri bruchi; lo sistemiamo in un angolo del nostro “orticello” e lo ricopriamo con una rete a maglie fitte, per evitare che i bruchi scappino. Due sono molto grossi e pensiamo che presto si trasformeranno in crisalidi.
Giovedì 18 settembre: un signore del paese, che ha saputo delle nostre osservazioni, ci ha portato altri bruchi e, quando li mettiamo nella casa-vaso, ci accorgiamo che i due bruchi più grossi sono spariti, cerchiamo dappertutto, ma non troviamo nessuna crisalide: sono riusciti a scappare! Gli altri bruchi, invece, continuano a mangiare indisturbati. Vicino ad un bruco di circa tre centimetri, vediamo i resti della pelle che è rimasta dopo la muta. Notiamo anche che ci sono tanti piccoli escrementi: infatti i bruchi, prima di trasformarsi in crisalide, svuotano completamente l’intestino.
Venerdì 19 settembre: troviamo una crisalide di colore grigio-marroncino, attaccata esternamente alla rete; è in una posizione infelice, troppo in vista ed esposta alle intemperie e dubitiamo tutti che riuscirà a trasformarsi. Comincia a piovere, proteggiamo i bruchi con un telo di plastica appoggiato alla rete della casa-vaso e rientriamo. Alle 16.15 smette di piovere e prima di andare a casa, andiamo a controllare: la crisalide non c’è più.
Lunedì 22 settembre: anche oggi controlliamo la situazione, i bruchi ci sono e “stanno crescendo”. Sulla parte esterna, in alto, del vaso scopriamo un’altra crisalide! Questa, sembra abbia trovato una posizione migliore, rispetto alla prima, per potersi sviluppare e quindi trasformare. Ci vorrà del tempo, ma non la perderemo d’occhio, con la speranza di poter liberare, un giorno, un bellissimo Macaone!
Martedì 30 settembre: le sorprese non sono finite! Oggi abbiamo assistito in diretta alla trasformazione di un bruco in crisalide. Il bruco ha cominciato ad agitarsi, sembrava che stesse diventando tutto verde chiaro. Dopo un po’ si è staccata la pelle e c’era una crisalide un po’ piccola, di un bel verde chiaro. Siccome non aveva un appiglio, lo abbiamo messo su una tavola di legno. Lo terremo in classe fino a che non si accenderanno i riscaldamenti e poi lo porteremo in un posto riparato, ma più fresco. Terremo d’occhio anche questo!
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“siamo in autunno”Siamo in Autunno:
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“gli Alpini donano la Bandiera”Martedì 11 febbraio con una breve ma significativa cerimonia, gli Alpini del Gruppo di Cambiasca della Sezione Intra hanno donato alla scuola primaria “Nino Chiovini” la bandiera italiana. Presenti all’evento oltre ad un folto gruppo di Alpini, il Sindaco di Cambiasca Claudio Liera, il Dirigente Scolastico Dott.ssa Margherita Palladino e il parroco di Cambiasca Don Giorgio Naranza. La manifestazione è iniziata con un gesto di gentilezza e di affetto: gli Alpini hanno accompagnato in gruppo, i bambini della scuola dell’infanzia per le strade del paese fino alla scuola primaria La scuola era vestita a festa con nastri tricolore, i 100 bambini pronti a cantare l’Inno di Mameli e la classe quinta che ha accolto gli Alpini con l’ omaggio del suono della celebre canzone “Sul Cappello”. Il saluto della Dirigente Scolastica, del Sindaco e del Presidente della Sezione Alpini hanno voluto spiegare ai bambini il significato della Bandiera tricolore, la docente coordinatrice a nome delle insegnanti ha ricordato l’impegno delle classi nell’imparare il canto dell’Inno d’Italia, l’addobbo della scuola e lo studio sul significato della bandiera. Il parroco Don Giorgio ha benedetto l’evento e tutti i presenti e, rivolgendosi ai bambini, ha detto loro di essere sempre “operatori di pace”. Un Alpino ha ricordato il significato della parola “ALPINO” e ha raccontato ai bambini la storia degli Alpini. Il suono della tromba dell’Alpino, il canto dell’inno dei bambini e i colori festanti nelle mani dei bambini rimarranno nel cuore dei presenti e la Bandiera che sventola davanti all’ingresso ricorderà l’affetto degli Alpini di Cambiasca per la scuola. Questo testo sembra uscito da una pagina del libro ”Cuore” di tanti anni fa, ma per questa scuola di fondovalle, il dono della bandiera è stato un momento importante e denso di commozione, sia per i bambini che per gli operatori della scuola e per la gente del paese, perché è stato un gesto di apprezzamento e di attenzione verso la scuola e i valori universali di cittadinanza che vengono insegnati ogni giorno e che tutti dobbiamo ricordare e vivere. |
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